Programma Bandi

BANDI PER INIZIATIVE STUDENTESCHE

L’articolo 4 dello statuto di Ateneo afferma: “L’Università riconosce e agevola […] le attività degli studenti e delle loro libere forme associative che concorrono a rendere più proficuo lo studio e a migliorare la qualità della vita universitaria”.

Quando, e in virtù di che cosa, tali attività e forme associative hanno un valore? 

A nostro avviso, quando costituiscono un mezzo di dialogo; un dialogo il cui obiettivo sia centrare i problemi vitali, prendendo sul serio tutta la vita.

Attualmente il sostegno dell’Università alle iniziative studentesche viene espresso principalmente tramite due bandi di concorso: uno “per le iniziative culturali e tempo libero”, l’altro “per i progetti innovativi finalizzati al miglioramento della didattica”. 

Tra i due, riteniamo che il secondo rappresenti una proposta di buon livello, necessitante solo di qualche lieve aggiustamento; non si può dire lo stesso del primo bando che, a parer nostro, non sempre supporta le iniziative dotate di reale valore. Infatti:

  1. L’esistenza di gruppi studenteschi (di per sé già luoghi di confronto e, quindi, di cultura) non è assolutamente sostenuta dall’Ateneo: ad esempio, non c’è alcun sostegno per l’affitto di una sede da destinare a queste associazioni. 
  2. Questi gruppi non sono sufficientemente agevolati nella realizzazione delle iniziative, in quanto:
    • ricevono spesso un finanziamento inferiore a quello richiesto, rischiando così di vedere compromessa la realizzazione dell’evento ideato;
    • sono tenuti ad anticipare almeno il 50% del denaro assegnato alle loro iniziative. 
  3. Ogni gruppo può richiedere finanziamento per un massimo di tre iniziative. 
  4. Il procedimento tramite cui vengono attribuiti i finanziamenti alle varie iniziative non è del tutto trasparente.
  5. Gli studenti che non appartengono ad un gruppo specifico ma desiderano proporre una qualche iniziativa culturale incontrano spesso l’indifferenza delle relative strutture dipartimentali (che preferiscono invece investire altrove le proprie risorse). 
  6. Infine, nessuno dei due bandi permette di finanziare attività di sostegno alla didattica pensate da studenti (come precorsi o cicli seminariali) e nemmeno viaggi formativi per gruppi di studenti che, qualora siano organizzati con cura, potrebbero costituire occasione di aggregazione e di conoscenza.

Riteniamo quindi necessario riformare profondamente le modalità di sostegno alle iniziative studentesche, avanzando le seguenti proposte: 

  1. La creazione di un albo dei gruppi studenteschi dell’Università di Padova. Ogni gruppo dovrà avere uno studente responsabile che ogni due anni dovrà dimostrare l’esistenza del gruppo, presentando un numero minimo di sottoscrizioni da parte di altri studenti (ogni studente potrà sottoscrivere un solo gruppo). 
  2. La creazione di un nuovo bando rivolto ai progetti di integrazione della didattica proposti da singoli studenti o gruppi con la garanzia di un docente. Tale bando andrebbe a sostenere iniziative come i precorsi, cicli seminariali o attività di tutorato “spontaneo”, introducendo un’indennità a coloro che organizzeranno ed erogheranno l’attività. Sul modello del bando “per i progetti innovativi finalizzati al miglioramento della didattica”, l’importo assegnato all’iniziativa sarà messo a disposizione del Dipartimento di riferimento del docente garante. Il regolamento di questo nuovo bando dovrà tenere in considerazione le osservazioni fatte ai bandi già esistenti. L’importo messo a disposizione di questo nuovo bando dovrà essere nell’ordine dei 20.000€ (si veda il caso dell’Università di Milano – Bicocca).
  3. La modifica del bando “per le iniziative culturali e tempo libero” nei seguenti punti:
    • L’aggiunta della possibilità, per i gruppi, di richiedere un contributo per l’affitto di una sede (vedi Università di Bologna). 
    • L’aggiunta della possibilità, per i gruppi, di richiedere un finanziamento per viaggi formativi studenteschi.
    • La sostituzione della clausola che limita a tre le iniziative proponibili da ogni gruppo con una che limiti al 10% del totale i finanziamenti che possono essere attribuiti a ogni gruppo. 
    • L’aggiunta della possibilità di ottenere in anticipo l’intera somma assegnata o almeno il 75% di essa.
    • Un aumento dell’importo totale stanziato da 150.000€ a 250.000€, allineandolo con quanto stanziato dagli altri grandi atenei italiani. 
    • L’inserimento di parametri chiari per stabilire il finanziamento ad ogni iniziativa. Un’attenzione particolare va posta alle iniziative che si generano “dal basso”: da studenti singoli o nuovi gruppi. Infine, l’importo assegnato a ogni iniziativa dovrà essere calcolato sulla base di un punteggio assegnato dalla commissione a ogni parametro (vedi università di Bologna).

 

 

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