Università, emergenza sanitaria, ripresa e finanziamenti del governo: la posizione del Coordinamento liste per il diritto allo studio.
Articolo di Guglielmo Mina – Coordinatore Nazionale del CLDS
Nel turbinio dei giorni appena passati, in cui il dibattito pubblico è stato saturato da confuse diagnosi e incerte terapie, si è discusso di tutto: dal Fondo salva-Stati ai monopattini elettrici. L’unico grande assente, che sembra non interessare a nessuno, è il nostro sistema universitario.
Gli atenei italiani, che da anni ormai versano in una condizione di cronico sotto-finanziamento, negli ultimi due mesi si sono prodigati per fronteggiare una crisi che li ha costretti a un cambiamento radicale. Appelli d’esame, sessioni di laurea, ore di lezione, seminari, incontri: da una settimana all’altra è stato tutto trasferito su piattaforme digitali, con un’efficienza tale che quasi nulla è andato perduto. E mentre ancora aleggiano ampie sacche di mistero sulla fantomatica “fase 2”, le nostre università sono al lavoro affinché gli studenti possano continuare un percorso che ad oggi non si è mai interrotto.